A volte mi capita di voler dare un contesto diverso ad una immagine, l’ambientazione e l’esposizione per me spesso sono strettamente collegate all’immagine, come in questo caso.
Provando la cianotipia ho deciso di utilizzare la carta velina, è stata un’avventura perchè dalla vaschetta ne usciva letteralmente distrutta ma alla fine il risultato è, secondo me, molto poetico, ed era quello che cercavo.
“Una storia come la mia non andrebbe mai raccontata, perchè il mondo è tanto proibito quanto fragile, senza i suoi misteri non può sopravvivere”.
Una richiesta strana, ma che mi ha dato tantissimo stimolo creativo. Loro sono gli sposi, Irene e Riccardo.
ORCOLAT è una figura mitologica della tradizione friulana. Un essere gigantesco e mostruoso che vive sepolto e che la cultura popolare ritiene essere la causa dei terremoti che storicamente tornano a colpire il Friuli.
Voglio descrivere più nel dettaglio il mio processo creativo, dall’idea iniziale fino alla sua realizzazione. Il pensiero, la scrittura, lo studio della luce, la costruzione del set, le pose per l’autoritratto…tutto quello che porta al risultato finale.
Nel 2022 ho avuto la possibilità di esporre i diorami nel circuito Lodi OFF. Mi è stata assegnata una libreria per la mia esposizione ed era un luogo creativo e magico che ora non c’è più. In quell’occasione è nata “Mittel” dal nome e logo della libreria.
Per questo lavoro, per la prima e, al momento, unica volta, non ho creato il mio personaggio utilizzando l’autoritratto. La ballerina speciale di questa sequenza si chiama Cecilia ed è una pole dancer molto brava che si è prestata con dedizione e impegno a questo progetto.
Sono un’artista visuale che lavora principalmente con la fotografia, soprattutto analogica, ma mi piace spaziare dal digitale alle tecniche più artigianali. Mi piace creare immagini pure, ma anche intervenire sulle stampe con la scrittura o con altre tecniche come il ricamo, la pittura, il collage ecc…compreso costruire piccoli oggetti o scrigni. Il mio obiettivo è quello di creare piccoli mondi, atmosfere emotive in cui altre persone possano vedere bellezza.